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Back to life

ongoing project

 A dispetto della sua denominazione, questo progetto non parla di ritorno alla vita. O almeno non lo fa enfatizzando quella accezione ottimista che sembra insita in questa espressione.

 

Back to life parla infatti del come si approda ad una ritrovata vita, e quindi di quel processo non privo di difficoltà che può o meno portare a un dato miglioramento. Il reportage si articola in un parallelismo tra una metaforica rinascita interiore e i processi di riqualificazione urbana in atto in determinati contesti urbani, come Milano e Palermo.

 

Partendo dal concetto di luogo come “contenitore” di gesti e identità collettive, ho orientato la mia indagine non solo verso quei quartieri riqualificati del tutto, divenuti ormai sinonimo di benessere sociale, ma anche verso i cantieri aperti, nel pieno di quel processo prima accennato, raccontando anche di aree in cui la riqualificazione non si è tradotta in un miglioramento delle condizioni di vita. Per questo suo intrinseco dinamismo si tratta di un progetto a lungo termine, nato come un tentativo di cercare, al di fuori dell’esperienza del fotografo, la rappresentazione fisica di una spinta interiore dell’animo umano. Una visione comune, contenuta appunto in quei teatri di vita che sono i luoghi protagonisti di Back to life. 

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